Illuminazione dei posti di lavoro interni UNI EN 12464-1

Il punto 1.10 dell'Allegato IV riporta prescrizioni inerenti l'illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro, richiamando "i luoghi di lavoro devono disporre di adeguata luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori".

Ma non solo, lo stesso punto prevede anche che "gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori" e che "gli ambienti di lavoro, i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità".

La norma UNI 12464-1

La norma UNI EN 126464-1 del luglio 2011 riporta "i requisiti di illuminazione per persone, in posti di lavoro in interni, che corrispondono alle esigenze di comfort visivo e di prestazione visiva di persone aventi normale capacità oftalmica (visiva)."

E' specificato che la norma non riporta i requisiti illuminotecnici per la sicurezza e salute dei lavoratori, quindi, il mancato rispetto dei requisiti di questa norma, non può essere considerato mancato rispetto di prescrizioni legislative. Tuttavia, indica la norma stessa, i requisiti illuminotecnici specificati nella norma generalmente soddisfano le esigenze di sicurezza.

Luminanza

Un parametro importante, richiamato dalla norma, prevede la ripartizione della luminanza in quanto influisce sul livello di adattamento degli occhi quando deve variare le sue caratteristiche passando da un locale buio ad uno illuminato o viceversa.

Luminanze troppo elevate causano abbagliamento, mentre contrasti elevati causano affaticamento. Anche luminanza eccessivamente bassa causa monotonia dell'ambiente di lavoro.

Illuminamento

In tutti i luoghi chiusi i valori di illuminamento delle superfici devono essere pari ad almeno 50 lux a parete e 30 lux a soffitto. Sono accettabili valori inferiori per locali molto ampi (magazzini con scaffali, acciaierie, terminali ferroviari) mentre in locali chiusi di ridotte dimensioni, le pareti e i soffitti devono essere più luminosi (75 lux per le pareti e 50 lux per i soffitti).

L'illuminamento raccomandato per i compiti lavorativi è riportato in una tabella specifica all'interno della norma, in base al compito stesso. Questi valori possono essere aumentati di un gradino, sulla scala di cui al punto 4.3.2, se sono presenti alcune condizioni particolari legate all'accuratezza del compito o dimensione degli oggetti lavoratori. Analogamente, possono essere ridotti i valori quando si lavora su oggetti grandi e con elevato contrasto o il compito è molto breve.

Attorno alla zona del compito, si va a definire una zona immediatamente circostante che presenta una fascia di almeno 0,5 m di larghezza introno alla zona del compito. Abbiamo poi una zona di sfondo che ha una larghezza di 3 metri rispetto alla zona immediatamente circostante. Per evitare affaticamento e mancanza di comfort, l'illuminazione della zona immediatamente circostante deve risultare non inferiore al valore del gradino precedente della scala di cui al punto 4.3.2. fino a 150 lux, dopodichè deve essere uguale a quella del compito, con un valore di uniformità di illuminamento non inferiore a 0,4. Infine, l'illuminamento della zona di sfondo deve essere non inferiore a 1/3 dell'illuminamento della zona immediatamente circostante con un valore di uniformità di illuminamento non inferiore a 0,1.

Per la misurazione dei valori di illuminamento, si costruisce una griglia. La dimensione massima della cella della griglia non può essere maggiore di 10 metri ed è data dalla formula

p = 0,2 x 5log10(d)

d rappresenta la dimensione maggiore dell'area del compito a meno che il lato più lungo sia più di 2 volte il lato più corto, nel quale caso, d rappresenta la dimensione del lato più corto. Ad esempio, su una postazione di lavoro da 1,6 metri di larghezza, si ottiene una griglia di 30 cm. in larghezza. La stessa dimensione calcolata si usa anche per il lato corto determinando una dimensione delle griglia prossima a 1.

Abbagliamento molesto

L'abbagliamento molesto riguarda le sorgenti artificiali non essendoci metodi normati per determinare l'abbagliamento molesto da finestre.

Per valutare l'abbagliamento molesto si usa il valore UGR al quale concorrono la luminanza di sfondo e la luminanza nella direzione dell'occhio dell'osservatore. Per evitare l'abbagliamento, si devono usare schermature con angoli determinati, in maniera tabellare, in base alla luminanza del dispositivo di illuminazione.

Il valore UGR deve essere fornito dal produttore.

Illuminamento medio nello spazio dell'attività

L'illuminamento cilindrico medio mantenuto nelle zone dell'attività non deve essere minore di 50 lux con fattore di uniformità superiore a 0,1 su un piano orizzontale ad altezza da terra di 1,2 metri per le persone sedute e 1,6 per le persone in piedi. Questo valore può essere aumentato a 150 lux in uffici e zone di riunione e insegnamento.

Tabelle con i valori

Il punto 5 della norma, per ogni tipologia di ambiente o compito, riporta i valori di:

Illuminamento medio mantenuto, calcolata come media aritmetica dei valori misurati sulla griglia di misurazione;

Abbagliamento unificato, calcolato in base alle luminanze di sfondo e quella sull'occhio dell'operatore;

Uniformità di illuminamento, calcolato come rapporto tra l'illuminamento massimo e minimo misurato sui diversi punti della griglia.

Viene anche riportata anche la resa di colore che, dal punto di vista dalla sicurezza e salute dei lavoratori, non rappresenta una condizione di interesse.

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