PARLIAMO DI VITA E DI MORTE: DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO ED EUTANASIA ASSISTITA

PARLIAMO DI VITA E DI MORTE: DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO ED EUTANASIA ASSISTITA

    PARLIAMO DI VITA E DI MORTE: DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO ED EUTANASIA ASSISTITA

    La nostra società è andata sempre più sviluppando una conoscenza della vita priva dell'evento della morte. Forse i progressi della scienza e della tecnologia delle strumentazioni medicali hanno fatto nascere ed accrescere negli uomini d'oggi una specie di speranza nell'immortalità del corpo. Il me­di­co e l'in­fer­mie­re si confrontano quotidianamente con la morte e non può essere mai una mor­te ano­ni­ma: è sem­pre la mor­te di qual­cu­no con cui si è in dialogo. Con l'arrivo della morte non c'è più il classico rapporto unidirezionale che vede il medico o l’infermiere attivi da un lato e la persona malata, paziente passivo, dall'altro, ma un rapporto tra due individui di fronte la morte. Ognuno dei due "attori" reagisce come individuo influenzando profondamente la relazione tra il sanitario e la persona ammalata. L'at­teg­gia­men­to di ri­fiu­to del­la mor­te da par­te del­la so­cie­tà si ri­ver­sa an­che nel­l'am­bi­to del­la pro­fes­sio­ne me­di­ca e delle professioni sanitarie de­ter­mi­nan­do una si­tua­zio­ne pa­ra­dos­sa­le, in quan­to so­no pro­fes­sio­ni che ob­bli­ga­no, co­lo­ro che le eser­ci­ta­no, ad af­fron­ta­re con­ti­nua­men­te i pro­ble­mi del ma­la­to mo­rente. Nel corso si analizzerà il grande tema del Testamento biologico ovvero le disposizioni anticipate di trattamento, il consenso informato e l’aspetto operativo sul come gestire e rispettare tali decisioni libere del soggetto. Importante riflessione sarà rivolta al tema della sedazione profonda nelle cure palliative e alla tanto discussa norma sul suicidio assistito, confrontandola con i contenuti della proposta referendaria dell’Associazione Coscioni, la quale chiede la possibilità di richiedere il suicidio assistito anche da persone sofferenti, ma non tenute in vita con mezzi artificiali, oltre alla richiesta di legalizzare l’eutanasia attiva.

    • La nostra società è andata sempre più sviluppando una conoscenza della vita priva dell'evento della morte. Forse i progressi della scienza e della tecnologia delle strumentazioni medicali hanno fatto nascere ed accrescere negli uomini d'oggi una specie di speranza nell'immortalità del corpo. Il me­di­co e l'in­fer­mie­re si confrontano quotidianamente con la morte e non può essere mai una mor­te ano­ni­ma: è sem­pre la mor­te di qual­cu­no con cui si è in dialogo. Con l'arrivo della morte non c'è più il classico rapporto unidirezionale che vede il medico o l’infermiere attivi da un lato e la persona malata, paziente passivo, dall'altro, ma un rapporto tra due individui di fronte la morte. Ognuno dei due "attori" reagisce come individuo influenzando profondamente la relazione tra il sanitario e la persona ammalata. L'at­teg­gia­men­to di ri­fiu­to del­la mor­te da par­te del­la so­cie­tà si ri­ver­sa an­che nel­l'am­bi­to del­la pro­fes­sio­ne me­di­ca e delle professioni sanitarie de­ter­mi­nan­do una si­tua­zio­ne pa­ra­dos­sa­le, in quan­to so­no pro­fes­sio­ni che ob­bli­ga­no, co­lo­ro che le eser­ci­ta­no, ad af­fron­ta­re con­ti­nua­men­te i pro­ble­mi del ma­la­to mo­rente. Nel corso si analizzerà il grande tema del Testamento biologico ovvero le disposizioni anticipate di trattamento, il consenso informato e l’aspetto operativo sul come gestire e rispettare tali decisioni libere del soggetto. Importante riflessione sarà rivolta al tema della sedazione profonda nelle cure palliative e alla tanto discussa norma sul suicidio assistito, confrontandola con i contenuti della proposta referendaria dell’Associazione Coscioni, la quale chiede la possibilità di richiedere il suicidio assistito anche da persone sofferenti, ma non tenute in vita con mezzi artificiali, oltre alla richiesta di legalizzare l’eutanasia attiva.
      Obiettivi:
      1. Cambiare atteggiamenti e comportamenti per non “morire” professionalmente
      2. Cambiare per non soffrire l’inadeguatezza professionale
      3. Cambiare per amore verso gli altri
      4. Cambiare per ricominciare professionalmente ogni giorno
    • 06/06/2023

      08:30 - 18:00 

    Luogo

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